Cosa è Polkadot
Polkadot (DOT) è una blockchain di nuova generazione che unisce più blockchain specialistiche in una rete unificata e scalabile. È un protocollo multi-chain di sharding open source che facilita il trasferimento cross chain di qualsiasi tipo di dato o asset (non solo token) e la sua architettura potente e complessa le è valsa l’appellativo di “Ethereum-killer” proprio perché punta a rimuovere il trono alla piattaforma sviluppata da Vitalik Buterin.
È stato creato per semplificare le attività di programmazione associate allo sviluppo delle applicazioni decentralizzate (DAPP), la piattaforma è stata realizzata con SUBSTRATE, molto popolare all’interno della community.
Le caratteristiche di questo complesso sistema sono:
- Interoperabilità, in quanto rende lo scambio e le transazioni ancora più semplici e veloci tra blockchains pubbliche e private, trasmettendo dati, beni, applicazioni, smart contracts e tanto altro.
- Scalabilità, il design shared multichain permette di processare le transazioni appoggiandosi a blockchain in modo parallelo, rendendo il processo veloce ed economico.
Polkadot empowers the individual against much more powerful corporate and state actors
Gavin Wood
Altro particolare molto interessante, il token nativo di Polkadot, il DOT, non ha un tetto massimo come, ad esempio, accade per il Bitcoin. Il DOT svolge diversi ruoli all’interno dell’ecosistema:
- Viene utilizzato per partecipare alle decisioni di governance, basti pensare alla possibilità di presentare proposte o votare;
- Può fungere da sistema di pagamento elettronico.
La nascita di Polkadot
Polkadot è strettamente connesso ad Ethereum, infatti è stata fondata da Gavin Wood Co-fondatore, ex CTO e sviluppatore principale di Ethereum. Egli è altresì noto anche per aver inventato il linguaggio di programmazione per gli Smart Contract Solidity. Così nasce la Web3.0 Foundation per sostenere ed aiutare nello sviluppo protocolli di web decentralizzato che utilizzano innovativi sistemi di crittografia, per mettere in sicurezza le operazioni e che si è occupata sin dalle origini dello sviluppo di Polkadot.
Nel 2016, spinto dal desiderio di voler realizzare una blockchain più robusta, Wood lascia Ethereum; nel 2017, Polkadot lancia la sua ICO, ha un grandissimo successo e raccoglie 145M$. Nonostante gli entusiasmi qualche settimana dopo, lo studio Parity Tecnology viene hackerato e circa il 60% dei fondi andò perduto; nel 2018, Polkadot non si ferma e lancia la testnet BBQ Birch; nel 2019, Polkadot procede senza sosta e lancia la sua testnet Alexander; infine, nel 2020, abilita lo scambio dei suoi token: i DOT.
Come funziona Polkadot
Il funzionamento della rete Polkadot si sviluppa su quattro livelli.
- Relay Chain: mette in collegamento le altre blockchain facilitando gli scambi e garantendone la sicurezza;
- Parachain: anche dette blockchains semplici o sovrane, sono quelle che hanno un token di riferimento e le proprie regole di funzionamento;
- Parathread: sono come le parachains ma a pagamento, e prevedono un pricing model del pay as you use;
- Bridges: i ponti che connettono le blockchains indipendenti, come anche Ethereum e Bitcoin.
I problemi che risolve Polkadot
Il progetto della rete Polkadot mira a rimuovere quei difetti che caratterizzano anche i sistemi decentralizzati più importanti come Bitcoin o Ethereum.
Una delle caratteristiche di questo sistema è l’assenza del meccanismo dell’hard fork tipico delle blockchain di vecchia generazione. Ciò significa che quando vengono apportate delle modifiche al sistema o vengono introdotte delle novità, il sistema non si sdoppia ma le modifiche vengono apportate sul progetto senza crearne uno parallelo.
Il suo protocollo di ultima generazione è caratterizzato dalla scalabilità e dalla flessibilità dell’infrastruttura. Permette, inoltre, di sviluppare blockchain indipendenti e sovrane che si avvalgono di Polkadot per la validazione delle transazioni e per avere maggiore sicurezza. Si tratta anche di un progetto che punta a velocizzare le operazioni. Infatti, è stato già provato che Polkadot riesce a elaborare oltre mille transazioni al secondo.
Analisi
La tecnologia che viene offerta da questo network è impareggiabile e sta rapidamente prendendo piede all’interno del settore. Siamo di fronte ad un progetto che oggi ha un grande vantaggio tecnologico rispetto ai competitor. Il management di altissimo livello (Gavin Wood, Robert Habermeier e Peter Czaban) e la numerosità di progetti futuri a sostegno della tecnologia candidano Polkadot come una delle novità più promettenti del momento nel panorama cripto.
Ma osservando più da vicino il mercato delle criptovalute e provando a leggere la correlazione con BTC è impossibile non notare che quando Bitcoin “prende un raffreddore” anche tutto il restante mercato delle altcoin prende una brutta influenza.
Questa affermazione è innegabile anche per quanto riguarda DOT, infatti dal primo giorno in cui è possibile scambiare il token, come è possibile notare dal grafico sottostante relativo alla performance, ogni cambiamento di BTC si propaga all’asset in analisi.
Nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo, il token DOT viene scambiato a: $ 6.59
Specifiche di comparazione BTC – DOT
Di seguito riportimo alcune specifiche BTC-DOT, che riteniamo utili per una prima analisi comparativa.
SPECIFICHE | BTC | DOT |
Prezzo | $ 20,875.87 | $6.59 |
Market Cap | $ 398.81 B | $ 6.52 B |
Current Supply | 19.10 M | 987.58 M |
Max Supply | 21.00 M | 890.00 M |
Rank | 1 | 11 |
Mineable | Si | No |
Algorithm | SHA256 | – |
Conclusioni
Il progetto di Polkadot ha sicuramente catturato la nostra attenzione e al momento lo valutiamo come uno dei progetti più promettenti nel panorama cripto da tenere in considerazione. Il sistema si è consolidato in poco tempo, dimostrando di essere saldo e ben progettato.
Polkadot ha tutte le carte in regole per essere uno di quei progetti-calamita di innovazioni e grandi idee: le aste per le Parachain sono partite a fine 2021 e procedono con regolarità, esiste già la possibilità di comunicare con altre piattaforme EVM. Pur essendo un progetto altamente progressista per la finanza centralizzata, non bisogna comunque tralasciare i rischi connessi ad un eventuale investimento.
Risorse utili
https://polkadot.network/PolkaDotPaper.pdf
https://coinmarketcap.com/currencies/polkadot-new/
Si segnala uno strumento molto interessante messo a disposizione dal team di Coinmarketcap© in versione Beta: Social Price Estimates che raccoglie le stime per i successivi 6 mesi. I dati si basano su input degli utenti e successivamente elaborati da CoinMarketCap©
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