MiCA: Cosa è?

 

Il MiCA è un insieme di norme prodotte dall’Unione Europea atte a regolamentare il settore delle criptovalute. Fa parte di un più ampio pacchetto sulla finanza digitale inteso a sviluppare un approccio europeo che promuova lo sviluppo tecnologico e garantisca la stabilità finanziaria e, soprattutto, la protezione dei consumatori.

Attualmente i consumatori godono di diritti molto limitati in materia di protezione, soprattutto se le transazioni hanno luogo al di fuori dall’UE. Con le nuove norme, i fornitori di servizi per le cripto-attività dovranno rispettare requisiti rigorosi per proteggere i portafogli dei consumatori e diventare responsabili in caso di perdita delle cripto-attività degli investitori.

Il Regolamento MiCA si applica ai soggetti coinvolti nell’emissione di cripto-attività o che forniscono servizi a queste connessi all’interno dell’Unione, con alcune eccezioni previste per la Banca Centrale Europea e le banche centrali nazionali degli Stati membri, quando agiscono in veste di autorità monetaria; la Banca Europea degli Investimenti; il Meccanismo europeo di stabilità e il Fondo europeo di stabilità finanziaria; le organizzazioni internazionali pubbliche.

Eccezioni sono previste, anche, nel caso degli istituti di credito e le società di investimento; le imprese di assicurazione e riassicurazione; i liquidatori o gli amministratori straordinari nello svolgimento delle attività di liquidazione per i quali sono stati nominati; nonché i soggetti che svolgono servizi in cripto-attività per società collegate.

 

 

Obiettivi

La proposta della Commissione persegue 4 obiettivi:

  1. la certezza del diritto;
  2. sostenere l’innovazione;
  3. garantire adeguata tutela a consumatori/investitori e l’integrità del mercato;
  4. garantire la stabilità finanziaria.

Si tratta di un regolamento che mira a posizionare l’Europa in prima linea nell’innovazione e nella diffusione della tecnologia Blockchain e si applica “alle persone coinvolte nell’emissione di cripto attività o che forniscono servizi connessi alle cripto-attività nell’Unione“ prevedendo, poi, espressamente, delle esclusioni, come ad esempio la Banca centrale europea o le banche centrali nazionali degli Stati membri.

I recenti sviluppi in questo settore in rapida evoluzione hanno confermato l’urgente necessità di una regolamentazione a livello dell’UE. Il MiCA proteggerà meglio gli europei che hanno investito nelle cripto-attività e ne impedirà l’uso improprio, favorendo l’innovazione per mantenere l’attrattiva dell’UE. Questo importante regolamento porrà fine al “cripto far west” e conferma il ruolo dell’UE quale organismo di normazione per le tematiche digitali.

Bruno Le Maire, ministro francese dell’Economia, delle finanze e della sovranità industriale e digitale

Supervisione e responsabilità

 

Gli incarichi di supervisione sono affidati a due organi:

  • ESMA (European Securities and Markets Authority). L’ESMA è un’autorità europea indipendente che contribuisce a salvaguardare la stabilità del sistema finanziario dell’Unione europea, rafforzando la protezione degli investitori e promuovendo mercati finanziari stabili e ordinati. In altre parole l’ESMA ha l’obiettivo di tutelare maggiormente gli investitori dai rischi che corrono quando fanno trading.
  • EBA (European Banking Authority). L’EBA è un’agenzia dell’UE incaricata di attuare un corpus di norme standard per regolamentare e vigilare sul settore bancario in tutti i paesi dell’UE. Il suo obiettivo è creare un mercato unico dei prodotti bancari dell’UE efficiente, trasparente e stabile.

Le autorità potranno imporre restrizioni sull’emissione di token da parte dei fornitori di servizi crypto. E’ prevista inoltre la creazione di un registro degli operatori crypto non autorizzati a lavorare nell’UE, mentre la supervisione delle realtà più piccole sarà di competenza delle autorità nazionali.

Inoltre, per evitare sovrapposizioni con la normativa aggiornata antiriciclaggio (AML), che ora si applicherà anche alle cripto-attività, il regolamento MiCA non duplica le disposizioni antiriciclaggio contenute nelle norme sul trasferimento di fondi.

 

Gli obblighi degli operatori del mercato

 

Gli operatori del mercato delle cripto-attività saranno altresì tenuti a dichiarare le informazioni sulla loro impronta ambientale e climatica.

L’ESMA elaborerà progetti di norme tecniche di regolamentazione riguardanti il contenuto, le metodologie e la presentazione delle informazioni relative ai principali effetti negativi sull’ambiente e sul clima. Entro due anni la Commissione europea dovrà presentare una relazione sull’impatto ambientale delle cripto-attività e sull’introduzione di norme minime di sostenibilità obbligatorie per i meccanismi di consenso, compreso il proof-of-work.

 

Gli NFT e le Stablecoin

 

In tutto questo poderoso corpo normativo, però, proprio gli NFT non vengono espressamente menzionati e uno dei problemi primari è quello di stabilire se questo tipo di asset possa rientrare o meno nel campo di applicazione di questo importante corpo normativo.

Gli NFT, ossia le attività digitali che rappresentano oggetti reali come l’arte, la musica e i video, saranno esclusi dall’ambito di applicazione. Entro 18 mesi la Commissione europea avrà il compito di preparare una valutazione globale e, se lo ritiene necessario, una proposta legislativa specifica, proporzionata e orizzontale per creare un regime per gli NFT e affrontare i rischi emergenti di questo nuovo mercato.

La normativa tutelerà i consumatori chiedendo agli emittenti di stablecoin di costituire una riserva sufficientemente liquida, con un rapporto 1:1 e, in parte, sotto forma di depositi. Ogni titolare di stablecoin potrà chiedere un rimborso in qualsiasi momento e gratuitamente, inoltre, tutti gli stablecoin saranno soggetti alla vigilanza dell’EBA.

 

Un percorso lungo e il voto finale rinviato

 

Il voto finale sulla tanto attesa normativa è stato rinviato ad aprile 2023. Si tratta del secondo rinvio, precedentemente posticipato da novembre 2022 a febbraio 2023. Quest’ultimo ritardo secondo quanto riportato da The Block, è dovuto ad un problema tecnico relativo alla difficoltà di tradurre il mastodontico documento ufficiale di 400 pagine, nelle 24 lingue ufficiali dell’UE. Anche il primo ritardo del novembre 2022, che ha posticipato il voto finale a febbraio, è stato causato da problemi di traduzione.

Questo ritardo nel voto finale porterà un ulteriore ritardo poichè i regolatori europei dovranno attendere più a lungo prima di redigere le regole di attuazione della normativa: una volta che il MiCA ha ricevuto l’approvazione ufficiale, i regolatori hanno 12-18 mesi per creare gli standard tecnici.

 

Risorse Utili

Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO relativo ai mercati delle cripto-attività e che modifica la direttiva (UE) 2019/1937

Consiglio Europeo | Consiglio dell’Unione Europea: Comunicati Stampa

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